La prima domanda che vi facciamo è: da quale device state leggendo questo articolo? Non è più infatti un mistero che la fruizione di contenuti video, foto e informativi sia sempre più frequente dai telefoni cellulari a cui, solo in seconda battuta, seguono i tablet e, in coda, i tradizionali pc, siano essi portatili o fissi.
Questa diversa predominanza di device utilizzato rispetto al passato, complice una tecnologia sempre più sofisticata e il desiderio dell’utente di essere costantemente connesso con il web, ha determinato non pochi cambiamenti nella creazione sia dei contenuti sia delle immagini e dei video. Il verticale è diventato il formato più di tendenza.
L’effetto “scroll infinito” è stata la prima avvisaglia di questa vittoria del verticale sull’orizzontale. Ormai tutti i siti, noi di Anice lo sappiamo molto bene, devono necessariamente essere “responsive”, cioè in grado di adattare la visualizzazione al device scelto dall’utente e la grafica a scrollo, fondamentale nella consultazione da telefono mobile, ha ormai preso il sopravvento nel web design.
Non è certo pensabile che in questo contesto le immagini, ma soprattutto i contenuti video, potessero continuare ad essere concepiti in modo orizzontale, formato scelto da sempre non solo per la forma degli schermi (del cinema e della tv) ma anche perché la nostra visione è binoculare, e dunque più predisposta alle immagini orizzontali.
Oggi bisogna tener conto del fatto che, nella visione da mobile, non interagisce più solo la vista ma anche il tatto, con le “dita scroll” che decidono cosa è degno di attenzione o cosa può scivolare via in una frazione di secondo. E se sin dall’inizio i video su mobile verticali e orizzontali furono denominati rispettivamente Portrait e Landscape (come nella pittura, quadri orizzontali per i paesaggi, quadri verticali per i ritratti) e dunque divisi anche per tipologia di ripresa, oggi che la sfida si è spostata sul numero delle visualizzazioni anche le immagini dei paesaggi possono diventare verticali.
Gli esperimenti non sono pochi, come dimostrato dal movimento per il cinema verticale, il Vertical Cinema, che propone la visione di immagini su un grande schermo dalle dimensioni ribaltate, o da piattaforme come Periscope, che non danno nemmeno l’opzione di realizzare riprese orizzontali, fino all’immancabile festival interamente dedicato ai video verticali, il Verticalfilmfestival.
Insomma, il futuro dei contenuti video sarà sempre più lungo e stretto, ed è ormai un dato di fatto, visto che anche molte grandi aziende stanno iniziando a realizzare video promozionali e pubblicitari verticali. Chiaramente sia le riprese sia le tecniche di regia saranno diverse, l’intero video dovrà essere pensato in verticale, le inquadrature dovranno essere realizzate per una visione alta e stretta, capovolgendo la telecamera o croppando le immagini in post produzione e anche la sceneggiatura, lo storytelling, sta cambiando di conseguenza.
Vi è venuta la curiosità di guardare qualche video verticale? (oltre a quelli che già normalmente realizzate con il vostro cellulare?). Ecco sotto alcuni interessanti suggerimenti (da visionare rigorosamente da mobile!)
E per finire, un video davvero toccante e bellissimo nella sua disperazione umana. A noi di Anice è piaciuto moltissimo e ci ha davvero colpito. Realizzato dalla BBC Media Action, dimostra quanto i video verticali siano in grado di rendere immersiva un’esperienza così drammatica come il viaggio di un rifugiato.
Cliccate nel link sottostante, e per tre minuti il vostro cellulare diventerà il cellulare di un rifugiato.
Testo e immagini di: Patrizia Tontini