Volete scoprire quali sono i metodi e gli strumenti più
efficaci per contrastare le fake news?
In questo articolo vi daremo alcuni interessanti suggerimenti su come riconoscere le fake news attraverso un metodo di lavoro professionale e giornalistico nonché utilizzando specifici tool e strumenti per smascherare le fake news.
Nell’ambito del programma di Formazione Professionale Continua predisposto dall’Ordine dei Giornalisti per i pubblicisti e i professionisti iscritti all’Albo, i giornalisti di Anicecommunication hanno infatti frequentato con successo un interessante corso online dal titolo “Strumenti di verifica delle notizie e contrasto alle fake news”. Quattro video-lezioni condotte da Alberto Puliafito del Centro Studi Giornalismo e Comunicazione di Roma, supportate da slide esplicative dei concetti base e da un manuale scaricabile in formato .pdf dal titolo “Verification Handbook – Guida alla verifica dei contenuti digitali per coprire le emergenze” disponibile anche sotto forma di sito interattivo cliccando qui>>.
Nella realtà attuale, dove potenzialmente ognuno di noi può diventare un “produttore di contenuti“, una “fonte di notizie” in quanto testimone di un fatto, o in virtù del proprio seguito sui social (i cosiddetti “influencer”, che hanno migliaia di fan e follower ogni volta che postano qualcosa) diventa fondamentale la verifica dei fatti, il cosiddetto “fact checking”, cioè l’analisi della notizia per capire se si tratta di una “bufala” o di un fatto vero.
E’ però importante premettere che nessun strumento sarà davvero efficace se alla base non c’è un metodo di lavoro che punti alla verifica dei fatti in modo sistematico e continuo. Questo metodo è riassumibile in poche semplici regole da seguire ogni volta che ci si trova davanti ad una notizia di provenienza incerta e non si discosta molto dal metodo delle “5W” tipico del del giornalismo britannico (Who/What/When/Where/Why) che da solo basta già a rendere più difficile la pubblicazione di notizie non verificate.
La prima regola per scoprire le fake news è quella di RALLENTARE. La fretta di pubblicare (o ripubblicare/condividere con i propri followers), non lascia infatti il tempo di ragionare su indizi ben visibili che, se analizzati con calma, ci farebbero capire subito se siamo davanti ad una fake news. Ad esempio a volte i nomi dei personaggi famosi o delle testate sono modificati o storpiati, le foto alterate o contraffatte, e quasi sempre il linguaggio è molto aggressivo, con titoli dal grande impatto emotivo. In secondo luogo è necessario FILTRARE la notizia, analizzandone i diversi particolari, il modo in cui i fatti sono raccontati (ad esempio se c’è verosimiglianza nel racconto, se i particolari del racconto sono generici o circostanziati, se sono news che escono in concomitanza con altre più note e ufficiali in modo da mescolarsi). Infine, terza regola importante, è tassativo VERIFICARE le fonti da cui giungono e i luoghi che vengono descritte, incrociando i dati forniti dalla news con quanto presente in rete (cercando, ad esempio, riscontri delle identità sui social, confrontando luoghi e immagini con google maps, controllando che le immagini a corredo della news non siano vecchie e già presenti in rete, e quindi non riferite alla notizia appena arrivata).
L’eccessiva fretta di pubblicare porta spesso a commettere errori e quando una fake news comincia a “girare” i danni sono molteplici, perché spesso queste fake news sono fatte ad arte per colpire alla pancia del lettore, e nella maggior parte dei casi sono architettate per fare soldi facili sui clic di persone con una scarsa formazione sulle dinamiche di Internet, con una cattiva informazione, con analisi campate sul nulla, foto false, allarmismi, notizie non verificate.
Come proteggersi dalle fake news? Ecco di seguito alcuni link interessanti per una sana attività di fact checking contro la diffusione sempre più massiccia delle fake news:
https://investigativedashboard.org/ Tool che supporta le ricerche e le verifiche delle news (mappe, fonti, dati)
http://journalismtools.io/ Raccolta di strumenti utili a disposizione del giornalismo investigativo
https://www.wolframalpha.com/ Che tempo faceva in quel momento e in quel luogo? (ad esempio se nell’immagine della fake news c’è il sole si può scoprire se invece quel giorno pioveva)
http://fotoforensics.com/ Per scoprire se la foto fornita è stata alterata (cioè lavorata con photoshop)
Resta comunque il fatto che, come detto all’inizio di questo articolo, lo strumento più efficace per smascherare una fake news è avere METODO, leggere e documentarsi su più fonti e verificare con attenzione, soprattutto quando si vuole condivide una news direttamente sui propri profili social. Quando poi il profilo social è una pagina aziendale, l’attenzione al contenuto diventa ancora più importante perché tutto ciò che si posta in nome e per conto di un’azienda o un prodotto diventa strategia comunicativa e condividere o commentare una fake news è davvero un errore da evitare. Lo sappiamo bene noi di Anicecommunication che ci occupiamo a livello professionale della gestione dei contenuti web e social. Di fronte ad un contenuto che giunge dal web da fonte indiretta rimane valido per tutti il suggerimento di pensarci un attimo in più e di fare qualche controllo: eviteremo il diffondersi e il propagarsi delle notizie false e del cattivo giornalismo.
Patrizia Tontini