Newsletter promozionale: sempre efficace.
Sembrava definitivamente archiviata, e invece
la newsletter promozionale ha ritrovato un suo ruolo strategico nelle attività di web marketing.
La predominanza della comunicazione via social ci ha infatti portato a considerare le informative via email come una modalità di azione quasi “vintage”. Ma i dati ci smentiscono e a ben pensarci non è così difficile capire perché.
Non è vero che è “vintage”
Se è infatti vero che con le piattaforme social si possono raggiungere moltissimi utenti, è altrettanto vero che è praticamente impossibile personalizzare realmente il messaggio oltre un certo limite. Sì, si può scegliere il pubblico e “targettizzarlo”, ma sempre di pubblico ipotetico stiamo parlando.
La newsletter invece ti raggiunge nella tua casella di posta elettronica. Per questo diventa uno strumento di comunicazione esclusivo e privato, che ripaga il tempo speso a leggerla con informazioni e interazioni che non possono essere reperite altrove.
Diciamo subito che stiamo parlando di newsletter “buone”, quelle a cui l’utente ha consapevolezza di essersi iscritto. Quelle che vengono lette, archiviate, valutate. Non quelle newsletter non richieste, spesso percepite come “Spam”. Quelle che l’utente cestina senza neanche leggere.
Cercate di capire dove sbagliate
Se poi le vostre newsletter finiscono automaticamente nella casella dello spam anche sei i destinatari si sono iscritti per riceverle è necessario che analizziate il vostro processo di creazione e invio. Superare i filtri antispam è fondamentale. Infatti, nonostante i principali tool di email marketing offrano controlli sullo “spam rate” del messaggio prima di inviarlo, capita ancora che email assolutamente legittime finiscano nelle cartelle di posta indesiderata.
Attenzione dunque all’oggetto, al nome del mittente, ai link presenti all’interno del testo e alle immagini a corredo. Fate diverse prove anche con indirizzi di diversi gestori di posta, in modo da verificare il più possibile la corretta ricezione in email client e web client diversi e non dimenticate di controllare la visualizzazione via cellulare anche qui con le app più diffuse.
Prima di tutto, il contenuto
Ma se la battaglia per l’attenzione dell’utente comincia con il raggiungere correttamente la sua casella di posta elettronica, il “clou” della competizione si ha con la redazione dei contenuti. Devono essere contenuti accattivanti, immediati e incisivi. E soprattutto estremamente dedicati. Sui social ogni dichiarazione è ufficiale e pubblica; una newsletter è un ambito molto più intimo, il che la rende perfetta, ad esempio, per anteprime e occasioni esclusive. Se state per lanciare un prodotto o un servizio e la vostra strategia di marketing prevede la concessione di un’anteprima esclusiva a un pubblico ristretto, allo scopo di creare attesa, non c’è punto di partenza migliore di chi si è volontariamente iscritto alla vostra newsletter. Chi vi segue con regolarità, infatti, è il target ideale da viziare con premi e contenuti non accessibili al grande pubblico. Questo vi aiuterà a cementare una relazione duratura, sulla quale costruire la crescita del vostro brand.
Meglio con i professionisti
Affidarsi a dei professionisti della comunicazione è il modo migliore per avere sotto controllo tutti questi aspetti e per sfruttare al meglio l’interazione con i propri contatti. Se state pensando di realizzare una campagna promozionale tramite l’invio di newsletter, potete contattare Anicecommunication e richiedere un preventivo: la nostra esperienza è di lunga data ed eterogenea e sapremo soddisfare le vostre esigenze.
Per finire un ultimo consiglio di web marketing: non sommergete i vostri destinatari di newsletter inutili. Valutate bene la cadenza o fatela scegliere all’utente se possibile, mandando solo un riassunto settimanale o mensile che la vostra redazione avrà strutturato con le informazioni più importanti: verrete ricompensati con poche richieste di cancellazione e una fedeltà sempre più alta.
Patrizia Tontini